Gli investitori guardano allo spazio
Lo spazio come idea di investimento attira sempre di più l'attenzione degli investitori. Gli esperti di Morgan Stanley prevedono che nei prossimi 20 anni l'industria spaziale globale passerà da 350 miliardi di dollari a 1 trilione di dollari.
Non si tratta solo di investimenti nell'industria aerospaziale e della difesa, ma anche nei settori legati alla produzione di apparecchiature informatiche e delle telecomunicazioni. Le maggiori prospettive di crescita nel prossimo futuro sono riservate agli operatori del mercato che forniscono comunicazioni satellitari a banda larga. Entro il 2040 le dinamiche in questa direzione costituiranno dal 50 al 70% della crescita dell'economia spaziale mondiale.
Gli esperti di Wall Street hanno registrato un rapido aumento del prezzo delle azioni delle società spaziali, fattore associato allo sviluppo della tecnologia, ai grandi investimenti privati nel settore e al crescente interesse da parte del settore pubblico. In futuro, il valore dei titoli dei rappresentanti di questo settore non potrà che crescere, soprattutto grazie alla cooperazione nell'esplorazione dello spazio tra governi e attori privati. La partnership della società SpaceX di Elon Musk con la NASA può essere definita la più discussa del pianeta: nel maggio di quest'anno la navicella spaziale SpaceX ha portato in orbita gli astronauti americani.
Altri rappresentanti famosi dell'industria spaziale sono Virgin Galactic, Rocket Lab e Blue Origin. È interessante notare che solo uno di loro è quotato in borsa oggi: Virgin Galactic, di proprietà del miliardario Richard Branson.
Lo scorso ottobre, l'organizzazione si è fusa con la holding Social Capital Hedosophia ed è diventata la prima società quotata in borsa specializzata nel turismo spaziale commerciale. Da dicembre 2019 fino all'inizio della pandemia di coronavirus, i prezzi delle sue azioni sono aumentati costantemente, salendo di quasi il 35% in due mesi e mezzo.
Nel febbraio di quest'anno, il valore delle azioni Virgin Galactic è crollato a 9,06 dollari, una perdita di valore dovuto alla caduta dell'intero mercato, ma prima, al picco, i suoi titoli venivano scambiati a 34 dollari. Dopo essere sopravvissuto al crollo di inizio primavera, il prezzo delle azioni è risalito a 17 dollari.
Dopo che Michael Kolglazier, ex capo della Walt Disney, è diventato CEO della società, l'analista di Vertical Research Darryl Genovesi ha confermato il suo rating "buy" per le azioni Virgin Galactic e l'obiettivo annuale di 29 dollari. Secondo l'esperto, le azioni della società rimarranno interessanti per gli investitori, perché per loro è l'unico modo per partecipare ai voli spaziali.
Ad oggi, la compagnia ha raccolto 600 domande per voli spaziali da 60 paesi. Per prenotare un biglietto per il futuro volo, i viaggiatori effettuano un deposito di 1000 dollari con un costo totale di 250.000 dollari.